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martedì 29 maggio 2012

OLTREWEB La Terra del Flamenco trema


- di Saso Bellantone
Buon meriggio web,
dopo la Culla dell’Occidente, ora è la Terra del Flamenco a tremare. Sono 50 i miliardi di (ze)Leviatan che necessitano al suo sistema bancario per scansare il default. Ma il “RedellaGioia” decide di non chiederli al Leviatano, non vuole indebitarsi con Lui. Preferisce tentare di riparare internamente la voragine economica per consentire alla Terra del Flamenco di sopravvivere. Il “RedellaGioia” si limita a chiedere al Titanico Mostro Settentrionale delle garanzie sulla tenuta della zona-Leviatano. Garanzie… È come se tu, mio caro web, chiedessi al conte Dracula la rassicurazione di non dissanguarti. Ma sai benissimo che il Nosferatu, così come la letteratura lo caratterizza, è bugiardo, soprattutto con le vittime che più ama fare sue. Promette di non sfiorarti perché non ha fretta né vuole rischiare di soccombere sotto la luce del sole. Poi, agisce nel buio, si mostra attraente, bello, seducente in modo che sia la vittima stessa ad abbandonarsi a lui e azzannarla col suo pieno consenso, bevendo fino all’ultima goccia del suo sangue. Quanto è diverso il Titanico Mostro Settentrionale dal conte Dracula? Per niente. Ha il tempo dalla sua parte e non vuole che il suo oscuro disegno di potere sul Vecchio Continente sia smascherato. Promette, si mostra conveniente, necessario, salvifico con gli (ze)Leviatan che eroga, consapevole che prima o poi sarà ogni Nano a rivolgersi a Lui di propria iniziativa. Sarà proprio allora che affonderà le Sue fauci nella fresca carne Nanitica, prosciugandone tutta la linfa vitale. Sta già accadendo con la Culla dell’Occidente e, adesso, anche con la Terra del Flamenco. Ma il “RedellaGioia”, convinto di vedere mare calmo laddove non è altro che uno tzunami pronto a travolgere il suo Nano, Gli chiede garanzie e il Grande Leviatano del Nord, ridendo a squarcia gola, è pronto a rispondere “Te lo prometto, in cambio della tua anima (cioè del tuo Nano stesso)”.
A che serve tentare di curarsi da soli? Quale utilità nel chiedere delle garanzie a un essere la cui naturale inclinazione è quella parassitaria? A che pro temporeggiare con un parassita immortale e immune agli shock economici patiti invece dai Nani? Mentre questi ultimi, infatti, continuano a essere travolti dal Maelstrom di un debito che, anziché scemare, infuria con intensità sempre più dirompente, il Titanico Mostro Settentrionale osserva deliziato su di un’isola beata lo spettacolo che ne accresce il potere giorno per giorno, tramutandolo in una macchina distruttrice infernale, indomabile, fatale. Arricchendosi di Istituti, di Ordinamenti, di Schiavi, il Grande Leviatano del Nord sorride avidamente alla crisi economica di ogni Nano e attende l’ora di ingurgitarli in un sol boccone uno per uno, così come fa un Kraken con gli sventurati velieri sperduti negli uragani degli oceani. Ma un’unica tormenta travolge i Nani sull’oceano di terra del Vecchio Continente. Il suo nome è il medesimo che campeggia nella valuta e nel Nuovo Continente, ancora astratto, che si sta già concretizzando: è il Grande Leviatano del Nord.
Altro che chiedere garanzie, mio caro web! Il “Redellagioia” dovrebbe iniziare a tremare assieme alla Terra del Flamenco. Dopo la Culla dell’Occidente, il conto alla rovescia per la rovina del Vecchio Continente è scattato anche là, guarda caso, proprio nei due Nani rispettivamente a Oriente e a Occidente dello Stivale. Due sono adesso gli epicentri dell’immenso e sotterraneo movimento tellurico che sconvolge il Vecchio Continente. Lo Stivale comincerà ad avvertirne le scosse? E quando? Ormai, è soltanto questione di tempo.
Medita web, medita… 

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