- di Saso Bellantone
Buon meriggio web,
festeggia, goditi la tua festa finché ancora
puoi farlo ma ricorda le manifestazioni, gli scioperi, le morti, i feriti per
difendere il diritto di lavorare non più di otto ore al giorno, per evitare di
trasformarsi in una macchina e per salvaguardare quel minimo di umanità che
ancora custodisci nel profondo del tuo essere!
Verrà un tempo, in cui non ci sarà più
un primo maggio né una festa del lavoro. Ogni giorno sarà uguale all’altro,
ogni minuto, ogni istante della tua vita non sarà altro che il prodotto di
quella inimmaginabile serie di macchinazioni che il Grande Leviatano del Nord sta
escogitando per intrappolarti nella propria illusione. Verrà un tempo, in cui
sarai costretto a lavorare otto, sedici, ventiquattr’ore su ventiquattro, per
tutta la vita, allo scopo di appagare i progetti di potere, di dominio continentale,
con vocazione planetaria, del Titanico Mostro Settentrionale. Sarai schiavo,
prigioniero di un manipolo di capitalisti e potenti, giunti all’apice della
piramide del comando, con il tuo tacito consenso e quando te ne accorgerai, sarà
troppo tardi per rimediare, per riprendere la tua libertà di scelta, il tuo
diritto all’esistenza, il tuo diritto a restare umano e a non trasformarti in
un robot, in un silente servitore dell’Impero della realizzazione a tutti costi
della volontà di pochi… se sopravvivrai, naturalmente.
Lavorare otto ore al giorno è stato il
traguardo conquistato dalla vermiglia linfa che scorreva nelle vene dei tuoi
predecessori. Oggi, quella stessa vitalità che circola nei tuoi vasi sanguigni ti
chiede altro, urla e reclama qualcosa di più basilare delle otto ore. Pretende
il lavoro, vale a dire quel minimo di speranza di poter soddisfare quei bisogni
essenziali, come l’alimentazione, la salute o un’abitazione per esempio, per sopravvivere.
E i Nani che attualmente ti governano, rispettando per filo e per segno tutte
le direttive leviataniche utili per la realizzazione del proprio progetto di
potere, anziché creare lavoro e garantirti di sopravvivere, tagliano lavoro giorno
dopo giorno, ti dissanguano, ti lasciano morire o ti spingono a toglierti la
vita, senza pensarci una sola volta. Sono freddi e spietati questi Nani. Cancellano
il lavoro intransigenti, uccidono, affamano. In questa maniera si assicurano
una fetta di potere all’interno del Leviatano e Gli giurano fedeltà,
partecipando allo sterminio di chi non vuole essere reso Suo schiavo.
Festeggia, mio caro web, la tua festa
del lavoro, ma chiediti se è forse giunta l’ora di seguire i passi dei tuoi avi
e di protestare, scioperare, manifestare per chiedere che ti venga riconosciuto
in pieno quell’unico diritto che anche la Costituzione prevede e che ti
consente di realizzare e salvaguardare la tua umanità: il lavoro.
Medita web, medita…
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