Buon meriggio web,
alcuni giorni fa, dopo aver incontrato
la “donna del Merkato”, l’uomo del Monte ha affermato che dopo la firma del
Fiscal Compact non ci si può rilassare e che il Grande Leviatano del Nord deve
fare attenzione alle politiche di crescita, economica naturalmente. Possibile che
l’uomo del Monte, anziché a quella del Leviatano, si riferisse inconsciamente
alla crescita economica dello Stivale? Sai che cos’è, mio caro web, il Fiscal
Compact?
È un trattato sulla stabilità, il
coordinamento e la governance dell’unione economica e monetaria firmato il 2
marzo 2012 da 25 Nani facenti parte del Leviatano, che contiene una serie di
regole d’oro, vincolanti per i firmatari e utili per mantenere l’equilibrio di
bilancio, a sua volta necessario per restare all’interno della zona Leviatano. Questo
trattato partirà il 1 gennaio 2013, soltanto se almeno 12 dei Nani firmatari lo
avranno ratificato, inserendolo in norme di tipo costituzionale o comunque
nella legislazione nazionale. Tra le regole d’oro, ne figura qualcuna decisiva.
Ci si impegna per esempio ad avere un deficit strutturale (incapacità di azzerare
il deficit) non superiore allo 0,5% del PIL e per i Nani il cui deficit è
inferiore al 60% del PIL, non superiore all’1%; ogni Nano deve garantire le
correzioni automatiche quando non raggiunge gli obiettivi di bilancio
concordati ed è obbligato ad agire con scadenze determinate; il deficit
pubblico (spesa pubblica non coperta dalle entrate), come previsto dal Patto di
stabilità e crescita (Trattato di Amsterdam 1997), dovrà essere mantenuto sempre
al di sotto del 3% del PIL altrimenti scatteranno sanzioni semi-automatiche; e
altre ancora.
Come sai bene, mio caro web, lo stivale
è in recessione. Il suo PIL non cresce, anzi diminuisce vorticosamente e ogni
giorno che passa si prevede il peggio. Basti pensare che nel terzo trimestre
2011 era sceso dello 0,2% mentre nel quarto è sceso dello 0,7%. Se il PIL continua
in questa caduta libera, lo stivale sarà, anzi già lo è, al di fuori dei
parametri previsti dal Fiscal Compact e, quindi, per evitare sanzioni
leviataniche o di uscire dalla zona Leviatano, dovrà sviluppare delle
correzioni nella propria economia, perché il Fiscal Compact lo obbliga nel far
ciò, per raggiungere gli obiettivi di bilancio, se non il pari, quantomeno,
rientrare in quello 0,5%. Sai cosa significa, mio caro web, “correzioni”? Che
chi ti governa, o ti governerà, qualora il 1 gennaio 2013 il Fiscal Compact
sarà ratificato da almeno 12 Nani firmatari, sarà autorizzato “anche” ad
aumentare le tasse per rientrare in quei parametri leviatanici, senza doverti
dare delle spiegazioni al riguardo. Se già ti lamenti che le tasse sono troppo
alte oggi, quanto lo saranno domani, quanto dovrai lamentartene, e come?
È possibile, dunque, parlando di
crescita economica, che l’uomo del Monte pensasse a queste regole d’oro del
Fiscal Compact e alle loro conseguenze, e si riferisse proprio allo stivale? Se
il PIL continuerà ad affondare e il deficit continuerà ad aumentare, l’uomo del
Monte, o altri al posto suo, dovrà accrescere le tasse, ossia, mio caro web,
affamarti maggiormente?
Intanto il debito pubblico stivalico raggiunge
1935800 miliardi di euro e di crescita del PIL non si scorge neanche l’ombra all’orizzonte.
Possibile che tutto questo sia una macchinazione? Che ignoti burattinai si
assicurino il crollo continuo del PIL e l’aumento costante del debito? Si preparano
tempi bui ed è ora di chiedersi quanto conviene restare all’interno del Grande Leviatano
del Nord.
Medita web, medita…
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