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venerdì 16 marzo 2012

OLTREWEB Attenti al Fiscal Compact

- di Saso Bellantone
Buon meriggio web,
alcuni giorni fa, dopo aver incontrato la “donna del Merkato”, l’uomo del Monte ha affermato che dopo la firma del Fiscal Compact non ci si può rilassare e che il Grande Leviatano del Nord deve fare attenzione alle politiche di crescita, economica naturalmente. Possibile che l’uomo del Monte, anziché a quella del Leviatano, si riferisse inconsciamente alla crescita economica dello Stivale? Sai che cos’è, mio caro web, il Fiscal Compact?
È un trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance dell’unione economica e monetaria firmato il 2 marzo 2012 da 25 Nani facenti parte del Leviatano, che contiene una serie di regole d’oro, vincolanti per i firmatari e utili per mantenere l’equilibrio di bilancio, a sua volta necessario per restare all’interno della zona Leviatano. Questo trattato partirà il 1 gennaio 2013, soltanto se almeno 12 dei Nani firmatari lo avranno ratificato, inserendolo in norme di tipo costituzionale o comunque nella legislazione nazionale. Tra le regole d’oro, ne figura qualcuna decisiva. Ci si impegna per esempio ad avere un deficit strutturale (incapacità di azzerare il deficit) non superiore allo 0,5% del PIL e per i Nani il cui deficit è inferiore al 60% del PIL, non superiore all’1%; ogni Nano deve garantire le correzioni automatiche quando non raggiunge gli obiettivi di bilancio concordati ed è obbligato ad agire con scadenze determinate; il deficit pubblico (spesa pubblica non coperta dalle entrate), come previsto dal Patto di stabilità e crescita (Trattato di Amsterdam 1997), dovrà essere mantenuto sempre al di sotto del 3% del PIL altrimenti scatteranno sanzioni semi-automatiche; e altre ancora.
Come sai bene, mio caro web, lo stivale è in recessione. Il suo PIL non cresce, anzi diminuisce vorticosamente e ogni giorno che passa si prevede il peggio. Basti pensare che nel terzo trimestre 2011 era sceso dello 0,2% mentre nel quarto è sceso dello 0,7%. Se il PIL continua in questa caduta libera, lo stivale sarà, anzi già lo è, al di fuori dei parametri previsti dal Fiscal Compact e, quindi, per evitare sanzioni leviataniche o di uscire dalla zona Leviatano, dovrà sviluppare delle correzioni nella propria economia, perché il Fiscal Compact lo obbliga nel far ciò, per raggiungere gli obiettivi di bilancio, se non il pari, quantomeno, rientrare in quello 0,5%. Sai cosa significa, mio caro web, “correzioni”? Che chi ti governa, o ti governerà, qualora il 1 gennaio 2013 il Fiscal Compact sarà ratificato da almeno 12 Nani firmatari, sarà autorizzato “anche” ad aumentare le tasse per rientrare in quei parametri leviatanici, senza doverti dare delle spiegazioni al riguardo. Se già ti lamenti che le tasse sono troppo alte oggi, quanto lo saranno domani, quanto dovrai lamentartene, e come?
È possibile, dunque, parlando di crescita economica, che l’uomo del Monte pensasse a queste regole d’oro del Fiscal Compact e alle loro conseguenze, e si riferisse proprio allo stivale? Se il PIL continuerà ad affondare e il deficit continuerà ad aumentare, l’uomo del Monte, o altri al posto suo, dovrà accrescere le tasse, ossia, mio caro web, affamarti maggiormente?
Intanto il debito pubblico stivalico raggiunge 1935800 miliardi di euro e di crescita del PIL non si scorge neanche l’ombra all’orizzonte. Possibile che tutto questo sia una macchinazione? Che ignoti burattinai si assicurino il crollo continuo del PIL e l’aumento costante del debito? Si preparano tempi bui ed è ora di chiedersi quanto conviene restare all’interno del Grande Leviatano del Nord.
Medita web, medita…

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