- di Saso Bellantone
Musica, urla e rumori assordanti squassavano
la notte come terrificanti echi provenienti dall’oltretomba. Al passaggio delle
orribili onde sonore, le luci dei lampioni sembravano attenuarsi a tal punto da
spegnersi, come la fiamma di un cerino al soffio di un respiro. Le strade erano
vuote e immobili come paesaggio transilvanico al chiaro di una luna piena,
custode di ombre, spettri e antichi segreti. Un odore di morte alitava tra le
case spente e fredde come tombe di un cimitero per vivi. Ma non era una necropoli
né l’inferno né la fine. Era l’inizio. Il principio di una storia che stava per
essere riscritta. Senza inchiostro. Senza parole. Soltanto con la marcia che
puntava minacciosa là dove gli echi che infestavano l’atmosfera avevano origine... continua a leggere
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