- di Saso Bellantone
Si è tenuto ieri presso la piazza Matteotti di Bagnara Calabra, l’incontro culturale intitolato L’ARTE PERIFERICA. Confronto a più voci su “Arte espressione dell’anima”, cui hanno partecipato: il musicista Mario Lo Cascio, il regista della Compagnia teatrale Argos Giuseppe Pietropaolo, lo scrittore Giuseppe Bagnato, il compositore Francesco Tripodi, il regista e attore della Filodrammatica Scillese Filippo Teramo, il poeta dialettale Rocco Nassi. Il maestro Mimmo Fadani, coinvolto in alcuni impegni artistici nella città di Venezia, è stato ugualmente presente alla serata inviando una lettera.
Si è tenuto ieri presso la piazza Matteotti di Bagnara Calabra, l’incontro culturale intitolato L’ARTE PERIFERICA. Confronto a più voci su “Arte espressione dell’anima”, cui hanno partecipato: il musicista Mario Lo Cascio, il regista della Compagnia teatrale Argos Giuseppe Pietropaolo, lo scrittore Giuseppe Bagnato, il compositore Francesco Tripodi, il regista e attore della Filodrammatica Scillese Filippo Teramo, il poeta dialettale Rocco Nassi. Il maestro Mimmo Fadani, coinvolto in alcuni impegni artistici nella città di Venezia, è stato ugualmente presente alla serata inviando una lettera.
L’Arte Periferica è una rubrica curata dal blog Disoblio, condivisa in esclusiva su scala nazionale dal portale Paperblog e in esclusiva sul territorio calabrese dal portale Costaviolaonline. Tale rubrica da voce a tutti quegli artisti che sono sconosciuti al grande pubblico o dei quali difficilmente si parla, perché al di fuori degli imperanti meccanismi di promozione e pubblicizzazione, a guadagno di pochissimi. I suoi scopi sono: evidenziare come l’arte e gli artisti non abitino soltanto nelle metropoli della nostra società ma anche e soprattutto nelle “Periferie” di essa; far conoscere tali artisti e la loro arte; avvicinare i giovani alle arti; fare pensare. Leggendo il medesimo questionario rivolto ad artisti di diversa natura, il lettore, paragonando le risposte di uno con quelle di altri, ha la possibilità di coglierne le somiglianze e le differenze e, anche, di trovare se stesso.
Prima di dar voce agli ospiti, coerentemente con la natura letteraria della rubrica L’arte Periferica, e cioè di promuovere l’arte e gli artisti sconosciuti al grande pubblico, si è posta l’attenzione sulla questione Fadani e Giverny, già sollevata mediante un articolo pubblicato da Costaviolaonline.
L’opera grafica di Mimmo Fadani, “Risorgi Calabria”, è stata apprezzata a tal punto da essere pubblicata e recensita nel dizionario enciclopedico internazionale d’arte moderna e contemporanea. Affascinato da quest’opera, Denis Cornet, direttore e proprietario della prestigiosa galleria d’arte “Thuillier” di Parigi, ha proposto a Mimmo Fadani di esporre le sue opere nei luminosi locali e di aderire al prossimo SAM (Salone artisti membri e amici del Who’s Art Club International), che si terrà presso la storica galleria d’arte “Go” di Giverny, dove il grande pittore Claude Monet, animatore dell’impressionismo, visse a lungo e morì a 86 anni (Parigi 1840 – Giverny 1926). Dal momento che per effettuare una tale esposizione occorre investire ingenti somme, il maestro Fadani, che è sprovvisto di esse, rischia di non poter esporre le proprie opere a Giverny e nella casa di Monet. Per questo motivo, sono state sollecitate le autorità a farsi carico di tale questione e di trovare una soluzione, principalmente economica, per consentire a Mimmo Fadani di esporre le proprie opere a Giverny e per rendersi orgogliosi, un domani, del fatto che un nostro conterraneo, calabrese e meridionale, ha rappresentato con la sua arte, nella casa di Monet e innanzi ai più celebri artisti e critici del panorama artistico internazionale, il Sud e tutti noi.
Nel corso della serata, gli ospiti hanno parlato di se stessi, di come ognuno, rispettivamente, si è avvicinato alla propria arte (musica, teatro, scrittura, composizione, regia, poesia dialettale), dell’essenza e dello scopo di ogni arte, dell’ultima opera d’arte realizzata. Si è inoltre evidenziato quali difficoltà gli artisti e l’arte sono costretti ad affrontare giornalmente nella nostra terra: sinteticamente, la mancanza di un sostegno strutturale, strumentale ed economico da parte di enti pubblici e privati e, anche, la condanna da parte dei concittadini, compaesani, conterranei, in quanto l’arte è, al Sud, considerata un hobby e non un lavoro. Su questa scia si è posto l’accento sul fatto che l’arte è un fenomeno che va al di là dell’umana ragione e contingenza, ricalcandone la sua potenza unificante, salvifica, socializzante, emozionale, comunicativa, narrante, critica e propositiva, identificante, esistenziale, sensibilizzante, familiarizzante, rammemorante.
Non si è fatta sentire per nulla l’assenza del maestro Mimmo Fadani, impegnato artisticamente nella città di Venezia, il quale, anzi, inviando una lettera, ha dato numerosi spunti di riflessione – sull’arte, sulla decadenza della società e il dominio imperante della tecnica e del consumismo, sulla necessità dell’arte per riqualificare la dimensione della vita, sui giovani. A questi ultimi, il maestro Fadani ha rivolto parole di preoccupazione innanzi allo stile di vita suicida largamente diffusosi tra i giovani, e parole di speranza, invitandoli a seguire l’esempio degli artisti ospitati durante l’incontro culturale, che hanno dedicato una vita intera all’arte e all’esaltazione di quei valori universali, veri pilastri della vita umana. Sulla scia di Fadani, gli ospiti hanno concluso i loro interventi incitando i giovani ad avvicinarsi alla musica, al teatro, al musical, alla poesia, alla scrittura e soprattutto alla lettura e allo studio, unici strumenti capaci di opporsi alla crisi “culturale” imperante. Assieme alle arti, la lettura e lo studio, fatte con passione, consentono a ognuno di scoprire la propria identità, il proprio pensiero, le proprie doti innate e, frantumando le barriere della solitudine, di scoprire la bellezza di vivere in armonia con l’altro.
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