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sabato 18 febbraio 2012

OLTREWEB La fantasia esiliata al Carnevale

- di Saso bellantone
Buon meriggio web,
è bello vederti assieme ai tuoi bambini, mascherati in occasione del Carnevale, gironzolare per le strade e le piazze riversando su chiunque stelle filanti e coriandoli. Malgrado la crisi, realizzi il sogno dei tuoi figli di diventare per qualche giorno un pirata, un ufficiale della marina o della polizia, un moschettiere, un soldato, un principe o una principessa, un astronauta, una majorette, un indiana o uno dei tanto amati personaggi dei cartoon e, in questa maniera, li rendi felici. Perché però te ne dimentichi per tutto il resto dell’anno? Non leggi mai loro una fiaba o una favola, non racconti mai loro una storia prima di andare a dormire, non giochi mai con loro, non li porti da nessuna parte, non offri mai loro il tuo tempo. Ogni giorno, te ne liberi per qualche ora, accompagnandoli all’asilo o a scuola, e poi, ritrovandoteli in casa, li abbandoni davanti alla tv o a qualche giochino, li consegni alla badante o ai nonni e te ne dimentichi, pensando al lavoro, alle tasse, alle faccende di casa, a internet, a spettegolare, insomma a te stesso, a meno che non inizino a frignare. In questo caso, li sgridi perché ti hanno disturbato o li accontenti come puoi, allo scopo di liberartene nuovamente e pensare, di nuovo, agli affari tuoi. Quando non puoi proprio fare a meno di passare del tempo con loro e sei costretto ad ascoltare le loro domande a proposito di questo e quello, ecco che rispondi a ogni loro domanda con spirito freddo, calcolatore, capitalistico e iper-realistico, annullando ogni sogno e fantasia nel suo nascere. La tv è soltanto la tv, la stufa soltanto una stufa, l’orologio soltanto un orologio, la scopa soltanto una scopa e via dicendo, quando invece: la tv potrebbe essere un varco temporale capace di far visitare altri mondi; la stufa il regno di un folletto che vive dentro un vulcano e offre il suo calore ai bambini; l’orologio una macchina del tempo che pur funzionando a rilento può portare i bambini al momento della merenda, della passeggiata al mare o in montagna; la scopa, naturalmente, l’aereo preferito di streghe e fate per raggiungere qualsiasi luogo; stesso dicasi con tutti gli altri oggetti, e persone, che circondano la vita dei tuoi bambini, capaci, in un istante, di far vivere loro un sogno, gratuito e immediato. Dov’è finita la tua fantasia? Possibile che sopravviva soltanto nel Carnevale? Possono i bambini vivere la maggior parte della loro infanzia senza fantasia? E gli adulti?
Se osservi le nuove generazioni che crescono e scorgi in loro lo stesso spirito freddo, calcolatore, capitalistico e iper-realistico, la stessa incapacità di fantasticare ad occhi aperti per sorridere e rendere felice qualcun altro, la stessa tristezza e solitudine che tu hai già tempo, e ti chiedi chi è la causa di tutto questo, forse, mio caro web, non devi far altro che guardarti allo specchio.
Medita web, medita…

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