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giovedì 21 giugno 2012

OLTREWEB Un’occasione sprecata


- di Saso Bellantone
Buon meriggio web,
il 17 giugno la Culla dell’Occidente ha sprecato una buona occasione per dare origine a uno smantellamento del Grande Leviatano del Nord. Votando per un governo filo-leviatanico non ci sarà nessun terremoto né alcun effetto a catena. I Nani resteranno intrappolati dietro le sbarre della prigione sotto forma di moneta unica, sbarre più forti e più opprimenti di prima. Tonificato il progetto di un dominio economico del Vecchio Continente, adesso il Titanico Mostro Settentrionale guarda all’egemonia fiscale e politica della vecchia urbe continentale. Non trema più. Adesso sa che ogni campanello d’allarme può essere spento con la semplice manipolazione della scelta, facilmente corruttibile, con la falsa promessa di fondi salva-Nani nel contesto di una crisi economica globale, inventata e provocata allo scopo del potere. E così è stato con i Cullici. Convinta della convenienza di restare nella zona-Leviatano per scansare il default, la Culla dell’Occidente crede che con i fondi che riceverà dall’Immensa Arpia Nordica riuscirà a coprire il debito pubblico, a riassestare il proprio PIL, a creare lavoro, dunque a contrastare la disoccupazione, la cassa integrazione e i licenziamenti forzati, a ricostituire tutte le piccole e medie aziende fallite e, quindi, a rilanciare la propria economia e la propria posizione di prestigio all’interno della zona-Leviatano. Crede. Ma ce la farà? O meglio, il Grande Leviatano del Nord le concederà di rinascere dalle proprie ceneri?
Il Titanico Mostro Settentrionale non concede a nessun Nano di risorgere dalle vecchie spoglie economiche, politiche e istituzionali. È Lui stesso a incenerirli con il marchio unico di una moneta e di una economia surreale: lo (ze)Leviatan. L’Immensa Arpia Nordica si mostra continuamente come un Messia secolarizzato che non conosce punizioni ma soltanto premi. Presta fondi ai Nani, illudendoli della salvezza economico-finanziaria, li ammansisce, li anestetizza e così, mentre il loro debito cresce e la loro economia peggiora nuovamente, si abbandona in una diabolica risata. Ormai sa di stringere i Nani in un pugno. Decidendo di restare nella zona-Leviatano anziché tornare alla propria moneta, così come ha fatto la Culla dell’Occidente perché narcotizzata dai premi leviatanici, i Nani accettano, inconsapevoli, di perdere la propria autorità per riconoscerne una soltanto: quella del Titanico Mostro del Nord.
La Culla dell’Occidente crede di essere salva, di aver scampato il pericolo e nel suo letargo provocato dalla chimera della moneta unica non si rende conto che è pronta a tornare punto e a capo. Non c’è salvezza per la Culla dell’Occidente né Redenzione. Sotto le acque dello (ze)Leviatan, gli squali dell’Immensa Arpia Nordiaca divorano pezzo dopo pezzo le sua membra finché non sarà ridota all’osso. Soltanto allora i Cullici capiranno quale occasione hanno perso il 17 giugno 2012. Ma in quel momento, sarà troppo tardi, perché saranno già diventati i primi schiavi della mefistofelica macchina di potere continentale, in ottica planetaria, dal nome Grande Leviatano del Nord.
Una volta spolpata la Culla dell’Occidente, sarà sazia la voracità degli squali leviatanici? Oppure procederà con altre squisitezze del menù continentale, vedi Terra del Flamenco e Stivale? E se stessero gustando già, come antipasto, questi due Nani, mentre tutti continuano a guardare alla Culla dell’Occidente? C’è solo un modo per capirlo, mio caro web: osserva la Terra del Flamenco e lo Stivale e verifica se già si intravedono le loro ossa.
Medita web, medita…

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