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venerdì 2 settembre 2016

Tramonto e transitorietà


- di Saso Bellantone
"Il tramonto emoziona, sì, ma nel suo magnetismo non vi è nulla di piacevole: emerge, invece, una diversa comprensione delle cose e anche di se stessi, e questo fa male. Non tutti, però, ne sopportano il dolore: alcuni lo nascondono turbati con selfie e fotografie, altri invece lo esibiscono con fierezza con tutta la propria corporeità. Tramonto, dolore, corpo non sono altro che i soggetti di un inarrivabile pittore che traccia su una tela trasparente, con una invisibile tavolozza di colori, la sua follia".

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