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lunedì 6 giugno 2011

A-LABOR: Giovani ibridi, ibridi giovani

- di Saso Bellantone
x - Dove ci troviamo?
y - Non saprei, è tutto indefinito qui.
x - Già, è tutto così confuso, caotico, incolore. Sembra di trovarci nel niente.
y - Sembra, però non può essere il niente. Il niente è niente. Non c'è nulla. Invece qui c'è un ammasso disordinato e sbiadito di cose, che vortica ingarbugliato ora lento ora veloce, ora sfiorandoci ora sbattendoci contro... e poi ci siamo noi... a proposito... e tu chi sei?
x - Stavo per farti la stessa domanda... a dire il vero, non so chi sono. E tu?
y - Non lo so neanch'io...
x - Come sei pallido! Sembri un cadavere...
y - Veramente anche tu lo sembri... sembri uno spettro...
x - Ho paura.
y - Anch'io.
x - Ci siamo persi o siamo sempre stati in questo posto?
y - Non so che dire...
x - Come siamo finiti qua?
y - Ti ripeto, non lo so. Quando mi sono svegliato la prima cosa che ho notato è stata la tua voce mista a questo panorama irriconoscibile.
x - Ed io quando mi sono svegliato ti ho visto... allora, perché siamo qua?
y - Non so nemmeno questo... so che ci siamo ma la ragione di ciò mi è nascosta.
x - Non sappiamo dove siamo né conosciamo il nostro nome.
y - Siamo apolidi e anonimi, senza mondo...
x - Non sappiamo come siamo arrivati né perché ci troviamo qua.
y - Senza origine né meta...
x - Un cadavere e uno spettro.
y - Pallidi viandanti nell'ignoto...
x - Perché non ricordiamo il nostro nome?
y - Non lo so...
x - Forse è questo posto?
y - Forse siamo noi e basta...
x - Noi e basta? Come può esserci un noi se non c'è un io e un tu?
y - Hai ragione...
x - E poi c'è questo posto, a parte noi. Non c'è il basta, non c'è il niente, c'è questo posto. Noi e questo posto.
y - Vero...
x - Siamo noi e questo posto difforme e scolorito.
y - Già, siamo noi e l'informe, noi e lo scialbo.
x - L'informe e lo scialbo, senza noi.
y - Come senza noi?
x - Te l'ho detto. Non può esserci un noi, senza un io e un tu.
y - Ah già, è vero... ma scusa, se non siamo un noi, allora non siamo neanche un io e tu, giusto?
x - Sì, è così.
y - Ma tu sai che cosa sono un io e un tu?
x - Un io e un tu sono... in effetti, non lo so.
y - Come non lo sai?
x - Te l'ho detto! Non lo so, non lo so! Tu piuttosto lo sai?
y - Non so... credo abbiano a che fare coi nomi...
x - Coi nomi dici... ma noi non l'abbiamo un nome, no?
y - Noi non l'abbiamo...
x - E che cos'è allora un nome?
y - Un nome, un nome è... non lo so...
x - Neanch'io...
y - Allora siamo spacciati, senza uscita?
x - Temo proprio di sì...
y - Non c'è via d'uscita...
z - Lo so io cos'è un nome...
x - Chi ha parlato?
y - Da dove viene questa voce?
x - Aspetta! Guarda laggiù! La vedi anche tu?
y - Dove?
x - Laggiù, in mezzo all'informe e allo scialbo...
y - Sì la vedo! Ma chi sarà mai quella figura nera?
x - Sta venendo proprio qui...
y - Sì punta dritto da questa parte...
x - Ho paura...
y - Anch'io...
x - Si è fermata innanzi a noi...
y - La vedo...
x - Perché porta un mantello nero?
y - Dove sono le sue mani e i suoi piedi?
x - Dov'è il suo volto?
y - Chi si nasconde dietro quel cappuccio?
x - Sembra sospeso in aria...
y - Sembra levitare...
x - Perché non si muove?
y - Perché non parla?
x - Forse dovremmo chiederglielo...
y - Avanti! Domanda!
x - Va bene... ma aiutami anche tu...
y - Va bene, ti aiuto...
x - Chi sei?
z - Lo spirito del tempo.
y - E che cos'è uno spirito del tempo?
z - Un messaggero.
x - Un messaggero di che cosa?
z - Del tempo... continua a leggere

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