- di Saso Bellantone
Dopo un anno di scontri politici e colpi di scena, la riforma sanitaria è legge.La Camera dei Rappresentanti ha adottato il testo approvato dal Senato il 24 dicembre 2009, con una maggioranza di 219 voti contro 212, tre più dei 216 necessari. Per trasformarsi in legge, non resta che apporre la firma del presidente Barack Obama.
Dopo un anno di scontri politici e colpi di scena, la riforma sanitaria è legge.
È la più ampia iniziativa di riforma sociale degli ultimi 50 anni degli Stati Uniti. Il provvedimento – discusso già dagli anni della presidenza Roosevelt (1901-1909) – estende il diritto all’assistenza medica a oltre 32 milioni di cittadini; vieta alle compagnie assicurative di rifiutare le polizze ai bambini o agli adulti affetti da malattie congenite e impedisce di revocare le polizze ai già assicurati (ad esempio ai lavoratori che cambiano lavoro). La riforma prevede l’utilizzo di 940 miliardi di dollari in dieci anni. Taglierà 138 miliardi di disavanzo pubblico, rivoluzionerà i metodi assistenziali ospedalieri e assicurativi ma taglierà 500 miliardi di dollari da Medicare, il programma di assistenza per gli anziani.
È una svolta storica per gli Stati Uniti. La firma di Obama sul testo della riforma segnerà la fine di un secolo di lotte, rivolte, manifestazioni e iniziative di varia natura volte a sensibilizzare il mondo intero riguardo alla drammatica situazione di oltre 300 milioni di americani che, prima d’ora, non godevano del diritto all’assistenza sanitaria. Tra queste forme di contestazione, spicca il celebre film John Q (2002) diretto da Nick Cassavetes e interpretato da Denzel Washington, nel ruolo di un padre che fa di tutto per salvare il figlio al quale è diagnosticata una grave malattia, la cui unica soluzione è un trapianto di cuore. Dal momento che l’assicurazione sanitaria non copre le esose spese mediche, John (Denzel Washington), sequestra il personale e i pazienti di un pronto soccorso per attirare l’attenzione pubblica e costringere in qualche modo il personale medico a salvare la vita a suo figlio.
Se il film John Q rispecchia la vecchia società americana, nella quale non tutti possono godere del diritto all’assistenza medica, la firma di Obama sul testo della riforma sanitaria rappresenta invece la calce per costruire la nuova società statunitense, nella quale, per dirla in poche parole, ognuno può essere curato e, finalmente, considerato un “essere umano”, indipendentemente dalla ricchezza che possiede e produce.
Nessun commento:
Posta un commento