- di Saso Bellantone
Spesso, navigando sul web, capita di vedere immagini, bunner e spot pubblicitari di vari prodotti ma ultimamente internet è invaso da un’invenzione che, sotto forma di ovetto o di libro, rivoluzionerà la preghiera e il rapporto con dio dei fedeli: il rosario digitale!
Che meraviglia! Voce elettronica, coro di fedeli, a batteria o alimentatore, altoparlante incorporato, presa jack per auricolare o altoparlante esterno, tasti accensione, volume, scelta dei giorni settimanali per ogni mistero, led luminosi, un vero proprio gioiello per la fede, portabile ovunque! Chissà quanti quattrini si vuole fregare alla gente con quest’obbrobrio che stravolge, nel vero senso della parola, la vita spirituale e comunitaria dei fedeli!
E quanti annunci affascinanti! Mi limito al più appariscente. Si legge: “Il rosario digitale è l’amico ideale, inseparabile, l’amico che pregherà insieme a te la Vergine Maria !” – che bello! Una volta si andava in chiesa o ci riuniva privatamente assieme agli altri per pregare insieme, coi quali si diveniva, oltre che nel sociale, anche “amici nella preghiera”. Ora, invece, non ne vogliamo più di amici in carne e ossa: tanto, c’è l’inseparabile amico elettronico, ideale perché quando hai finito di pregare, se hai bisogno di parlare, di scambiare degli sguardi, delle opinioni o di sfogarti con qualcuno, c’è il Rosario elettronico che ti ripete sempre le stesse parole e se ne frega di te, abbandonandoti alla tua solitudine, alla tua disperazione, ai tuoi problemi!
Oppure si legge: “Ti piacerebbe che il tuo bambino avesse uno strumento semplice da usare, che lo aiuti ad imparare le preghiere?” – che spettacolo! Pensa! Non devi più mandare tuo figlio in chiesa o al catechismo per imparare le preghiere, leggere i Vangeli e pregare e riflettere assieme agli altri bambini sulla vita, morte e resurrezione di Gesù! Tanto c’è il Rosario digitale! Tuo figlio crescerà solo, non leggerà i Vangeli, non saprà nulla di Gesù né di Chiesa, liturgia e sacramenti, e quando pregherà o reciterà il Santo Rosario, la sua voce sarà un analogon della voce robotica, fredda, senza emozioni e consapevolezza, che ha ascoltato migliaia e migliaia di volte! Dunque non crederà in niente!
Oppure si legge: “Ti ricordi quando la sera davanti al caminetto, tutta la famiglia si riuniva a recitare il Santo Rosario?” – certo che mi ricordo! Ora non si fa più perché: 1) non c’è il caminetto; 2) di questi tempi, fortunato è chi possiede tutta la famiglia; 3) non si va più in Chiesa, ciascuno con le proprie ragioni. Figuriamoci se ci si riunisce con quest’affare tecnologico che non ti dà il caminetto, non ti rende i cari persi, non risponde ai tuoi dubbi che ti allontanano dalla fede!
Oppure si legge: “Pensa a tua madre o a tua nonna che si ritrova tutto il giorno da sola in casa, mentre tu sei tutta presa dalle attività quotidiane…Si sentirebbe meno sola con la voce amica del Rosario…” – che commozione! Quest’invenzione mi consente l’opportunità di fare l’utile e il dilettevole! Perché non pensarci prima! Chi se ne frega della mamma e della nonna, come si dice da queste parti, poviri e pacci! Ho da fare! Devo fare pulizie, devo fare la spesa, devo andare a lavoro, a prendere i bambini, devo cucinare, farmi i capelli, la manicure, la tinta, devo chiacchierare con le mie amiche per sapere tutto e di tutti, devo rincitrullirmi davanti a Uomini e Donne, a Centovetrine, a Sentieri, a Beautiful, a Grande Fratello, devo oziare sul divano ecc.! Chi se ne frega della mamma e della nonna! Chi ha tempo per loro! Anzi, ho risolto! Ora compro loro il rosario digitale così si sentono meno sole e sventurate ed io, facendo bella figura, continuo a fare i miei porci comodi!
Oppure si legge: “Hai presente quel tuo amico che, dopo essersi allontanato dalla Chiesa Cattolica, ha riscoperto Dio? Perché non regalargli uno strumento per ricordare i misteri della vita di Gesù Cristo.” – che idea geniale! A una persona come lui (lei), che ha fatto una ricerca interiore per ritrovare la fede, che ha letto molto la Bibbia e i Vangeli, che si è confrontato con preti, monaci, suore, seminaristi, studiosi di storia delle religioni, diaconi o, molto semplicemente, che ne ha discusso con gli amici oppure ha fatto un viaggio in Terrasanta, in un Santuario o verso i paesi meno industrializzati e ora prega sia in solitudine sia in comunità, và in chiesa, segue la liturgia, prende i sacramenti, fa volontariato, beneficenza, aiuta chi ha bisogno ecc.! Bene, a questa persona non gliene frega nulla del rosario digitale!
Mi chiedo come si fa a inventare e a pubblicizzare un strumento demoniaco del genere – perché di questo si tratta – un attrezzo che invece di aiutare la vita spirituale di ognuno, la distrugge! La gente non ha bisogno di un utensile simile! Gli amici li trova in Chiesa; i figli li deve portare in Chiesa e al catechismo; il Rosario lo recita in Chiesa o nella solitudine contemplativa della preghiera; la mamma o la nonna la và a trovare (deve andare) ogni giorno, senza trovare scuse; all’amico regala una preghiera ogni giorno!
È vero, beato Bartolo Longo – citato da papa Giovanni Paolo II nella lettera apostolica Rosarium Virgiinis Mariae – afferma che “chi propaga il rosario è salvo”, ma non è questo il caso, vale a dire mediante un apparecchio con una voce registrata, volto a rubare i soldi della gente per far diventare milionari altri! Il Rosario si recita con la propria voce, carica di emozione, di riflessione sui Misteri di Dio, Gesù e Maria, di fede. Questo apparecchio è spersonalizzante, omologante, un perfido mezzo volto ad annichilire la fede, le comunità, i valori, la ragione, il buon senso dei credenti.
Perciò, cari lettori, non acquistate questo arnese indecente! E se proprio volete recitare il Rosario, prendete quello tradizionale coi grani e andate a pregare in Chiesa, riunitevi in privato con gli altri fedeli o fatelo nella preghiera personale, usando la vostra voce carica del sentimento, della consapevolezza e dell’unicità che caratterizzano la vostra fede. Ogni grano che girate è innanzitutto una rosa (preghiera) che dedicate alla Vergine Maria, a Dio e a Gesù; in secondo luogo, un tramite che vi mette in comunione spirituale con tutti coloro che pregano con il Rosario, siano cattolici, induisti, ebraici, islamici o di altri credo.
Per concludere, s’invita la Chiesa a prendere provvedimenti, a denunciare questo arnese e e farlo ritirare dal mercato, per evitare la dissacrazione tecnologica di un punto cardine della fede, ossia il tradizionale Rosario, e con questo la profanazione delle fede personale, viva e unica di ogni credente.
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