- di Saso Bellantone
Per
effetto dei cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni, scompaiono
diverse tradizioni e, con esse, svaniamo anche noi. Si perde la
propria identità, i valori, il senso della comunità, un'antica
visione delle cose; antica sì, ma non per questo dissennata, anzi,
con gli occhi di oggi, sembra avere più ragionevolezza di quella
attuale.
Una
di queste tradizioni, ormai praticata da pochissimi, consiste nella
preparazione de i buttigglji,
o conserva di salsa di pomodoro.
Si
tratta di un vero e proprio rito che si svolge tra la fine di agosto
e i primi di settembre, e comincia con la scelta dei pomodori da
utilizzare. In base alla tipologia di pomodoro usata e al miglior
rapporto qualità/prezzo, si suole scegliere i pomodori più rossi
per ottenere una salsa più colorata e gustosa. Acquistate diverse
cassette, si lascia riposare i pomodori al fresco per alcuni giorni,
affinché possano maturare ancora un po', e si lavano i contenitori e
i tappi, rigorosamente riciclati dall'anno precedente, lasciandoli ad
asciugare bene bene su di un panno. Giunto quindi il giorno fatidico
per la preparazione de i buttigglji,
ci si riunisce tutti quanti in una abitazione e si dà avvio al rito.
Il
procedimento è molto lungo e richiede una certa dose di tempo e di
pazienza. Innanzitutto si lavano sia i pomodori sia gli strumenti
necessari, poi ognuno, uomini, donne, bambini e anziani, svolge un
ruolo preciso e funzionale al rito. Alcuni tagliano i pomodori, altri
cuociono in appositi pentoloni, altri li scolano, altri macinano
dividendo la salsa dalla buccia, ripetendo l'operazione per diverse
volte, altri riempiono i contenitori con la salsa, altri li chiudono
bene bene, altri cercano la legna per il fuoco o piazzano tre piedi,
bombola del gas e calderone, altri collocano i contenitori nel
calderone, riempiendo quest'ultimo d'acqua, altri lavano gli
strumenti usati. Una volta riempito il calderone, si accende il fuoco
o il gas e si lascia cuocere il tutto per alcune ore per togliere
l'aria dai recipienti. Passato il tempo di cottura o di ebollizione,
si spegne il fuoco e si lascia raffreddare fino alla sera o alla
mattina del giorno seguente, davanti a un buon piatto di pasta
asciutta, condita rigorosamente con un po' di salsa ricavata dal
rito. Passato il tempo di raffreddamento, si estraggono i
buttigglji dai calderoni e si
depositano al fresco in cantina, per servirsene tutto l'anno a
venire.
Questo
procedimento si ripete per più giorni, dalle prime luci dell'alba
fino alla sera, perché il senso di questa pratica è nella
compagnia, nella solidarietà, nella cooperazione, nella famiglia,
nell'incontrarsi, nel passare del tempo assieme. Trattandosi di un
procedimento lungo e complesso, sarebbe impossibile farlo da soli,
così lo si svolge assieme ai propri familiari, nonni, zii, cugini,
genitori, bambini, oppure assieme ai propri vicini. Trovandosi
assieme, ognuno acquista i propri pomodori e tutti si adoperano per
alcuni giorni consecutivi, aiutandosi l'un l'altra per la
preparazione delle conserve di ognuno.
La
preparazione de i buttigglji
ha un significato su più livelli: è una festa, in quanto attività
tradizionale che accomuna e riunisce; è un gioco, perché ci si
ritrova in momenti di allegria assieme agli altri, rispettando tutti
la prassi e le regole necessarie per preparare le conserve; è utile,
in quanto consente di avere per tutto l'anno della salsa genuina
necessaria per primi, secondi e altre ricette; è un simbolo, perché
rappresenta il legame che intercorre tra quanti partecipano al rito,
rinsaldandolo, e la necessità di ognuno, senza eccezioni.
Il
rito de i buttigglji
non è attraversato soltanto da momenti di buonumore ma anche da
attimi di dialogo e di riflessione comune, durante i quali tra
familiari o tra vicini si ha l'occasione di confrontarsi, di
conoscere le gioie e le tristezze come le fortune o le difficoltà di
ognuno, e di stabilire una prassi di comune solidarietà,
riprogrammando la propria vita in funzione di quella altrui.
Certamente
oggigiorno il rito de i buttigglji
può apparire come una prassi dispendiosa in termini di tempo e di
denaro, tant'è che si preferisce andare al supermercato per
acquistare vasetti di salsa già pronta, risparmiando. Ma con tale
preferenza, si finisce col perdere ciò che i buttigglji
simboleggiano: l'unità familiare e rionale. Non a caso lo svanimento
di questo rito e la crescita dell'acquisto di barattoli di salsa al
supermarket rappresenta in chiave metaforica il tempo che stiamo
vivendo: un tempo solitario.
Dalla
mattina alla sera, si passano le giornate nella solitudine del
lavoro, anche in presenza di colleghi, e una volta finito di lavorare
ci si ritrova soli con se stessi sia all'interno del proprio nucleo
familiare sia nella società, impiegando il tempo libero
continuamente in fretta, per fare la spesa, pagare le bollette e
provvedere a tutto quello di cui si necessita in casa o per se
stessi.
Rispetto
alla preparazione de i buttigglji,
l'acquisto della salsa al supermercato rappresenta lo sfaldamento dei
legami, familiare e rionale, e, in ultima istanza, lo slegamento
della comunità e la perdita della visione delle cose congiunta a
quest'ultima. Se da un lato non si conosce chi ha prodotto la salsa,
dove, come, con chi, come è stata trasportata e conservata e,
dunque, non si sa se sarà benevola o nociva, dall'altro lato il
consumo della salsa da supermarket, così come altri prodotti,
contribuisce ad affermare e a fortificare questa società
capitalistica, consumistica, accelerata e solitaria a scapito
dell'antico senso della comunità, intesa quest'ultima come luogo
dove tutti hanno bisogno della presenza, della compagnia, della
solidarietà, dell'aiuto di ciascun altro.
Quale
futuro avrà il rito de i buttigglji?
È destinato a svanire per sempre o attraverserà un ritorno di
fiamma?
Si
crede ormai che i grandi cambiamenti abbiano origine nella punta
della piramide di questa società e si dimentica ogni giorno che, al
contrario, tali cambiamenti, attualmente tanto auspicati, possono
provenire soltanto dal terreno sottostante la base della medesima
piramide, dall'ultimo livello cioè di questa società, dove noi
sopravviviamo.
Non
resta che chiedersi: salsa o buttigglji?
In
questa domanda, così come in altre, si gioca il nostro destino e,
anche, ripercuotendosi sull'Occidente, sull'Europa o sull'Italia,
quello del Sud.
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