- di Saso Bellantone
Si dice che una volta toccato il fondo, ci sia la risalita... si dice. Accadrà lo stesso per l'Italia? La risalita è quel che ci si augura ma lo scenario spettrale nel quale viviamo non sembra preannunciarla. Ormai si vive come zombie in cerca di sangue per sopravvivere, ma ormai si è tutti dissanguati. Tutti, tranne i potenti, i sangue blu che siedono sulle poltrone del potere e giocando a Italiopoli continuano a far finta di niente, a non vedere l'immenso cimitero abitato da cadaveri ambulanti nel quale si è trasformato lo Stato. Questa cecità però non ha una lunga autonomia e i signori dell'Italia, prima o poi, dovranno rendersene conto. Pena: o diverranno degli zombie pure loro o saranno divorati dagli altri. Non si crede più alle eterne chiacchiere diffuse dalla borsa a proposito dei titoli italiani, ora su ora giù ora su giù. Inutile iniettare queste false speranze e illusioni. Non ci sarà mai una risalita. L'Italia sprofonda, come una trivella impazzita diretta verso il centro della Terra, dove fondersi con il nucleo del pianeta e sparire come mai esistita. Non c'è modo di fermarla. L'energia nera, che aumenta vertiginosamente i tempi di rotazione, di trapanazione e di sprofondamento del cimitero Italia, ha una provenienza molteplice: gli impareggiabili migliaia di milioni di euro di debito pubblico; la febbrile disoccupazione di giovani e adulti, causa di espatrio o di suicidio dei primi e di indebitamento dei secondi; i concorsi truccati, sospesi, rinviati o eliminati del tutto; la sanità inefficiente; la scuola pubblica in malora e quella privata per la gloria di pochi benestanti; pensionamenti irraggiungibili nemmeno con l'aiuto di un telescopio elettronico, a meno che non ci si trasformi in re Mida e si riesca a tramutare in oro persino le proprie feci; aumento a oltranza delle tasse, delle assicurazioni, degli affitti, degli alimenti, di qualsiasi bene di prima, di seconda o di infinitesimale necessità; incapacità di comprare casa, di chiedere un mutuo, di metter su famiglia o di crescere figli; investimenti nella ricerca, zero; aumento scellerato del prezzo della benzina; impossibilità di morire se non pesando sui propri familiari, chi ce li ha, per le spese di funerali, seppellimento e pagamento dell'affitto dello spazio tombale; le università pubbliche vengono penalizzate per favorire quelle private, ormai covo di rampolli di milionari; i servizi “disserviziano, non funzionano; l'inquinamento è alle stelle; aumento della criminalità, delle truffe, degli omicidi e dei suicidi; costrizione a sentirsi male nell'orario sbagliato, per evitare di essere indagati o incarcerati perché non lo si è fatto nell'orario giusto; i ricchi capitalisti, imprenditori e azionisti si arricchiscono; i poveri operai, dipendenti pubblici, privati e in nero si impoveriscono; i partiti operano per interessi personali e imprenditoriali; i sindacati lavorano per i partiti e non per chi rappresentano; gli imprenditori ricattano gli operai; le aziende chiudono, riaprono all'estero per spendere di meno e riportano i propri prodotti in Italia, pretendendo che chi è senza lavoro, perché è stato licenziato dalle aziende stesse, compri; i parlamentari badano a godere dell'onorabilità della carica per i ingrossare i propri stipendi e assicurarsi una felice pensione con due anni e mezzo di governo; i magistrati indagano tutti, anche la suocera perché parla troppo o il proprio cane perché ha fatto la pipì in casa; le forze dell'ordine subiscono tagli di continuo e nel contempo lo Stato pretende che facciano il loro lavoro, rimettendoci di tasca propria; si finanziano grandi opere per arricchire le tasche di politici e criminali; insomma, è il delirio.
Si dice che una volta toccato il fondo, ci sia la risalita... si dice. Accadrà lo stesso per l'Italia? La risalita è quel che ci si augura ma lo scenario spettrale nel quale viviamo non sembra preannunciarla. Ormai si vive come zombie in cerca di sangue per sopravvivere, ma ormai si è tutti dissanguati. Tutti, tranne i potenti, i sangue blu che siedono sulle poltrone del potere e giocando a Italiopoli continuano a far finta di niente, a non vedere l'immenso cimitero abitato da cadaveri ambulanti nel quale si è trasformato lo Stato. Questa cecità però non ha una lunga autonomia e i signori dell'Italia, prima o poi, dovranno rendersene conto. Pena: o diverranno degli zombie pure loro o saranno divorati dagli altri. Non si crede più alle eterne chiacchiere diffuse dalla borsa a proposito dei titoli italiani, ora su ora giù ora su giù. Inutile iniettare queste false speranze e illusioni. Non ci sarà mai una risalita. L'Italia sprofonda, come una trivella impazzita diretta verso il centro della Terra, dove fondersi con il nucleo del pianeta e sparire come mai esistita. Non c'è modo di fermarla. L'energia nera, che aumenta vertiginosamente i tempi di rotazione, di trapanazione e di sprofondamento del cimitero Italia, ha una provenienza molteplice: gli impareggiabili migliaia di milioni di euro di debito pubblico; la febbrile disoccupazione di giovani e adulti, causa di espatrio o di suicidio dei primi e di indebitamento dei secondi; i concorsi truccati, sospesi, rinviati o eliminati del tutto; la sanità inefficiente; la scuola pubblica in malora e quella privata per la gloria di pochi benestanti; pensionamenti irraggiungibili nemmeno con l'aiuto di un telescopio elettronico, a meno che non ci si trasformi in re Mida e si riesca a tramutare in oro persino le proprie feci; aumento a oltranza delle tasse, delle assicurazioni, degli affitti, degli alimenti, di qualsiasi bene di prima, di seconda o di infinitesimale necessità; incapacità di comprare casa, di chiedere un mutuo, di metter su famiglia o di crescere figli; investimenti nella ricerca, zero; aumento scellerato del prezzo della benzina; impossibilità di morire se non pesando sui propri familiari, chi ce li ha, per le spese di funerali, seppellimento e pagamento dell'affitto dello spazio tombale; le università pubbliche vengono penalizzate per favorire quelle private, ormai covo di rampolli di milionari; i servizi “disserviziano, non funzionano; l'inquinamento è alle stelle; aumento della criminalità, delle truffe, degli omicidi e dei suicidi; costrizione a sentirsi male nell'orario sbagliato, per evitare di essere indagati o incarcerati perché non lo si è fatto nell'orario giusto; i ricchi capitalisti, imprenditori e azionisti si arricchiscono; i poveri operai, dipendenti pubblici, privati e in nero si impoveriscono; i partiti operano per interessi personali e imprenditoriali; i sindacati lavorano per i partiti e non per chi rappresentano; gli imprenditori ricattano gli operai; le aziende chiudono, riaprono all'estero per spendere di meno e riportano i propri prodotti in Italia, pretendendo che chi è senza lavoro, perché è stato licenziato dalle aziende stesse, compri; i parlamentari badano a godere dell'onorabilità della carica per i ingrossare i propri stipendi e assicurarsi una felice pensione con due anni e mezzo di governo; i magistrati indagano tutti, anche la suocera perché parla troppo o il proprio cane perché ha fatto la pipì in casa; le forze dell'ordine subiscono tagli di continuo e nel contempo lo Stato pretende che facciano il loro lavoro, rimettendoci di tasca propria; si finanziano grandi opere per arricchire le tasche di politici e criminali; insomma, è il delirio.
In questo panorama, seppur riduttivo rispetto all’energia nera in atto, come può l'Italia sperare in una risalita? Il sistema è in collasso e a nulla servono le trasfusioni economiche dell'UE, dal momento che sono un palliativo per i molti e un favore per i pochi multi-milionari. Inutile fare manfrine: quando si diventa zombie, non si tornare vivi. Il centro della Terra è ormai alle porte. Perciò, buona fusione Italia! Se sopravvivere vuol dire lasciarsi dissanguare dai potenti, allora è meglio morire… non conviene più stare in questo Stato.