- di Saso Bellantone
Buon meriggio web,
il Grande Leviatano del Nord muove i
suoi tentacoli, cresce, si fortifica, assicura il proprio dominio sul Vecchio
Continente, cancellando ogni Nano, ventosa dopo ventosa, dal proprio interno e
con il suo consenso. Dopo il sì del Senato del 12 luglio, ieri la Camera dei
Deputati Stivalica ha infatti ratificato il Fiscal Compact, cioè il Patto di
Stabilità per rinforzare, e restare all’interno della zona Leviatano. 368 voti
favorevoli, 65 contrari, 65 astenuti. Alla votazione erano assenti “l’uomo che
chiede il consenso”, “la romeo che dice no”, “l’uomo che dice di bere in modi
sani”, “l’uomo che crea disordini” ed altri esponenti dei principali partiti
che nel 2013 si presenteranno alle votazioni per formare un nuovo governo. Non
c’erano, perché costoro sono filo-Leviatanici fin nelle ossa ma non vogliono
apparire tali agli elettori. Se lo facessero e in futuro gli elettori dovessero
esprimersi contro il Leviatano, gli esponenti dei partiti non potrebbero
costruire la propria campagna elettorale, e dunque accumulare voti, attorno al
popolare “No al Leviatano”. Evitando di presentarsi alla Camera ieri, e di
esprimersi pro o contro il Leviatano, hanno la possibilità di verificare il tuo
sentore e di costruire la propria
campagna elettorale sulla base del “Sì o del No al Leviatano” e, quindi, di
accumulare voti per restare nuovamente al potere con il tuo consenso. Furbizia?
No, politica, anzi, politici. Che cosa aspettarsi da chi intende la politica,
fin dalla nascita dello Stivale, come lo strumento migliore per assicurare il
proprio potere con il tuo consenso e a scapito tuo? Solo che, adesso, il potere
che desiderano acquisire non rientra più nei miseri confini Stivalici bensì in
quelli più estesi dell’Immenso Mostro Settentrionale.
Come spiegato precedentemente, http://disoblio.blogspot.com/2012/03/oltreweb-attenti-al-fiscal-compact.html,
il Fiscal Compact è un Trattato sulla Stabilità e la governance economica dei
paesi all’interno della zona Leviatano, costituito da una serie di regole
d’oro, utili per mantenere l’equilibrio di bilancio e, dunque, la vita del
Titanico Crachen Nordico. Tra le cose più preoccupanti ne figurano alcune.
PRIMA: le “correzioni economiche” applicabili direttamente e senza chiederti
nulla, previste dal Trattato, qualora il PIL dello Stivale e il rapporto
deficit-PIL non rispondano ai parametri stabiliti dal Leviatano. In altri
termini, i governanti stivalici potranno recuperare i capitali utili per
rispettare qui parametri, prelevandoli direttamente dal tuo conto corrente o in
forma indiretta tassandoti, aumentando le tasse. Ciò vuol dire che se già ora,
mio caro web, non riesci ad arrivare a fine mese, presto non riuscirai nemmeno
ad arrivare all’indomani per via di affitti, tasse, mutui, prestiti e
quant’altro già pesa sul tuo conto. SECONDA: Gli Stati con debito pubblico
superiore al 60% del PIL hanno tempo 20 anni per rientrare al di sotto di tale
soglia, ad un ritmo pari ad un ventesimo della quota eccedente per ogni anno.
Nel caso stivalico, il cui debito è pari al 120%, si tratta di una riduzione
pari al 3% ogni anno (60% / 20 anni), vale a dire di manovre comprese tra i 40
ed i 50 miliardi l’anno, cifre che potrebbero aumentare se fossimo in
recessione, come lo siamo attualmente. Se non dovessimo essere in recessione e
se per 20 anni lo Stivale dovesse ridurre il debito di 50 miliardi l’anno, ciò
significa che in 20 anni preleverebbe dall’economia e dalle tue tasche un
importo pari a 1.000 miliardi di (ze)Leviatan, il che vuol dire più tasse, più
fame, più disoccupazione, meno denari utili, meno acquisti (anche di beni di
prima necessità come il pane per esempio), meno lavoro, meno servizi, per farla
breve, meno vita. TERZO: Le regole d’oro
devono essere inserite nella Costituzione Stivalica, cosa che è stata approvata
ieri con la ratifica della Camera… e quest’ultima è la cosa che più di tutte
impensierisce. L’inserimento del Fiscal Compact all’interno della Costituzione
significa non soltanto che il Grande Leviatano del Nord viene riconosciuto
dallo Stivale ma, anche, che gli si riconosce l’autorità di decidere per lo
Stivale in termini economici che, ormai, vuol dire in termini di vita. Il
Titanico Mostro Settentrionale, in altre parole, diventa l’unico padrone delle tue
scelte e delle tue condotte, ai cui comandi non puoi disobbedire, pena:
qualsiasi cosa. Dal sequestro dei beni, allo sfratto, al carcere, all’immediata
esecuzione pubblica.
Per mascherare questa poderosa manovra
di potere in prospettiva totalitaria, ieri è stato ratificato anche il Mes, il
Meccanismo Leviatanico di Stabilità, che consiste in un fondo di 500 miliardi
di (ze)Leviatan utili per aiutare i Nani membri del Titanico Mostro
Settentrionale che rischiano il fallimento, operativo da settembre. Ma a che
potranno servire quei 500 miliardi, quando si prevedono tagli sui capitali e
sui dipendenti, sugli operai, sul lavoro? Quando si prevede Spending Review e
austerity a oltranza, in aggiunta a quei 50 miliardi di (ze)Leviatan da
prelevare all’anno, per ridurre il debito pubblico, come previsto dal Fiscal
Compact? Quando anziché creare lavoro, sostenere le aziende e gli operai,
scongiurare la fuga all’estero e privilegiare il made in Stivaly, si annienta
il lavoro, si distruggono le aziende, si licenziano gli operai, si sostiene
l’espatrio e l’importazione e il consumo di prodotti made in “Altrove fuorché
in Stivaly”?
Viviamo tempi infausti, mio caro web,
nei quali tra crisi economico-finanziaria e speculazione internazionale, chi ti
governa, illudendoti di decidere per te e per la soluzione migliore per la tua
sopravvivenza, per la difesa dei tuoi diritti, primi fra tutti il diritto alla
vita e alla libertà, alla fine, non fa altro che decidere per i propri
interessi, per i membri delle proprie lobbies d’appartenenza e assicurarsi un
pezzo di potere nel futuro totalitarismo Leviatanico. Se vuoi ancora difendere
il tuo diritto alla vita e alla libertà, se vuoi sopravvivere e scongiurare la
schiavitù, è tempo di voltare le spalle al Grande Leviatano del Nord e ai suoi
servi infiltrati in tutti i posti di potere stivalici, in primis nel
parlamento, di mandarli a casa nelle primarie 2013 e, qualora non ci riesci, di
ribellarti veramente a questo assurdo gioco di potere, la cui posta in gioco è
la tua vita, quella dei tuoi simili e dello stesso pianeta in cui vivi. Dopodiché,
occorre gettare le basi per un’alternativa al Titanico Crachen Nordico, che
consiste innanzitutto nel tentare di far capire agli altri Nani che non hanno
ancora firmato il Fiscal Compact (è stato firmato da Grecia, Slovenia,
Lettonia, Portogallo, Stivale), entro il 1 gennaio 2013, che tale autografo è
l’atto di rinuncia alla propria libertà, alla propria storia, alla propria
autorità; in secondo luogo, nel tornare all’amore per lo Stivale, per la sua
storia e per la sua vecchia moneta: la lira. Ma come farlo capire ad altri, se
tu, mio caro web, ancora non te ne sei reso conto?
Medita web, medita…