Che cos’è la santità? È una
chiamata, un destino, un cammino già scritto che non è possibile rimandare. È
un itinerario che conduce lontano dalla propria terra, dalle persone amate,
dall’infanzia, da una vita uguale a tutte le altre. Quando si è convocati da
Dio, quando si è scelti per servirLo, non c’è tempo per le valutazioni né per
se stessi. Occorre soltanto partire, malgrado il sentiero di Dio diriga verso le
prove più dure, come la schiavitù, la sofferenza e la tentazione. Non è facile
sostenere questo percorso. Ogni giorno che passa la lotta contro il Maligno,
contro il proprio corpo, contro l’incredulità della gente diviene sempre più
faticosa. Alle volte, ci si sente così soli, abbandonati, sfiniti e finiti da non
capire il senso di tutti questi tormenti e si è pronti a mollare, a tornare
indietro. Restando tuttavia saldi nella propria volontà, nella propria fede,
nella propria chiamata per un attimo ancora, ecco che tutto ha fine e si
comprende la ragione del martirio passato: si è pienamente diventati testimoni
di Dio.
In S. Elia Juniore (Kaleidon), Oreste Kessel Pace propone in forma
romanzata la straordinaria vita del Santo da Enna, interamente dedicata alla
predicazione, alla guarigione, al servizio di Dio per tutto il Mediterraneo.
Seguendo il cammino di S. Elia, il lettore ha l’occasione di intraprendere un
viaggio dentro di sé, alla ricerca di quella dimensione che la società
capitalistica, consumistica e spersonalizzante tende a cancellare
definitivamente: la fede. A distanza di oltre mille e cento anni dallo scenario
in cui si svolge la vicenda del Santo da Enna, la vita continua a presentarsi,
al di là del progresso tecnico-scientifico, nella sua essenziale crudeltà,
colma cioè di morte, di malattie, di dolore, di cattiveria, e, senza la fede,
per l’essere umano non è possibile vivere. L’essere umano ha invece urgenza di
credere, di confidare, di sperare nell’esistenza di un Dio che possa salvarlo
dalla brutalità della vita, da quelle piaghe cioè che rendono la vita stessa
povera, priva di senso. Inoltre, specie oggigiorno, l’essere umano ha bisogno di
riscoprire la fede attraverso una figura simile a S. Elia, vale a dire un
profeta, un santo, un predicatore, guaritore e viaggiatore che porti ovunque la Parola di Dio e che
sconfigga nell’immediato quei mali in cui, volenti o nolenti, ci si ritrova
ogni volta coinvolti.
Ispirato al Bios del Santo da Enna, S.
Elia Juniore è un romanzo semplice, appassionante, essenziale proprio come
il messaggio di cui si fa portatore: la riscoperta della fede è possibile
soltanto se Dio, come ha fatto con Giovanni divenuto poi Elia, chiama qualcun
altro a riscoprire la santità.
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