- di Saso Bellantone
Si è svolta sabato 20 agosto, presso la Villa Comunale di Bagnara Calabra, la serata poetico musicale intitolata “L’AMURI”, organizzata dal circolo “Unione”, in collaborazione con l’IRC (Insieme per riaprire la città) e l’Associazione “Capo Marturano”, con il patrocinio del Comune di Bagnara Calabra. I numerosi presenti hanno passato alcune ore in compagnia dei versi vernacolari dei poeti Rocco Nassi e Franco Zumbo, Pino Sergi, Mimmo Fadani, Gian Domenico Gatto e tanti altri, intramezzati dai musicisti Adele La Face e Bruno Bagalà, i quali hanno proposto alcuni dei brani dei rispettivi album, “L’amuri” e “Oasi”.
Durante la serata, si è cantato l’amore per una terra, la Calabria, la cui antica bellezza resta celata agli occhi di chi si lascia travolgere dai tempi bui e nefasti nei quali viviamo, caratterizzati da crisi economica, mancanza di lavoro, disperazione per il futuro. I poeti e gli artisti intervenuti si sono fatti cantori di questo amore che, anziché render ciechi, consente di riconoscere le risorse, le potenzialità, la speranza ancora insite in questa terra, che non tutti i suoi abitanti sanno valorizzare e incentivare. Una terra che, invece di esalare l’ultimo respiro, tramite i poeti e i musicisti emette un nuovo sospiro fatto di versi e di spartiti, di dialetto e di note. Un sospiro rivolto ai giovani nel corpo e nell’animo, desiderosi ancora di trasformare con il loro amore la crisalide Calabria, in una farfalla che vola bella e leggera in un nuovo domani.
Si è svolta sabato 20 agosto, presso la Villa Comunale di Bagnara Calabra, la serata poetico musicale intitolata “L’AMURI”, organizzata dal circolo “Unione”, in collaborazione con l’IRC (Insieme per riaprire la città) e l’Associazione “Capo Marturano”, con il patrocinio del Comune di Bagnara Calabra. I numerosi presenti hanno passato alcune ore in compagnia dei versi vernacolari dei poeti Rocco Nassi e Franco Zumbo, Pino Sergi, Mimmo Fadani, Gian Domenico Gatto e tanti altri, intramezzati dai musicisti Adele La Face e Bruno Bagalà, i quali hanno proposto alcuni dei brani dei rispettivi album, “L’amuri” e “Oasi”.
Durante la serata, si è cantato l’amore per una terra, la Calabria, la cui antica bellezza resta celata agli occhi di chi si lascia travolgere dai tempi bui e nefasti nei quali viviamo, caratterizzati da crisi economica, mancanza di lavoro, disperazione per il futuro. I poeti e gli artisti intervenuti si sono fatti cantori di questo amore che, anziché render ciechi, consente di riconoscere le risorse, le potenzialità, la speranza ancora insite in questa terra, che non tutti i suoi abitanti sanno valorizzare e incentivare. Una terra che, invece di esalare l’ultimo respiro, tramite i poeti e i musicisti emette un nuovo sospiro fatto di versi e di spartiti, di dialetto e di note. Un sospiro rivolto ai giovani nel corpo e nell’animo, desiderosi ancora di trasformare con il loro amore la crisalide Calabria, in una farfalla che vola bella e leggera in un nuovo domani.
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