- di
Saso Bellantone
Parigi
1878. Esposizione Universale degli inventori e della scienza. Il
capitano dei Tiratori Scelti delle Isole Saltee, Declan Broekhart, un
piccolo stato sovrano al largo delle coste irlandesi, e la moglie
Catherine, in dolce attesa, salgono a bordo del dirigibile Le
Soleil, assieme a Victor Vigny, capitano della Squadra
Aeronautica costruttrice del velivolo. Dopo essersi alzati in volo,
una fucilata raggiunge il pallone e i viaggiatori rischiano la vita.
Inoltre, Catherine ha le contrazioni e si ritrova a partorire nel
cesto del dirigibile che, fortunatamente, si ancora ai riccioli della
testa della Statua della Libertà, che presto sarebbe stata inviata
in America. Sono tutti salvi, anche il bambino appena nato. Si chiama
Conor, e si dice che “i suoi occhi siano di fuoco”.
Comincia
così Airman (Mondadori, 2009), la storia emozionante del
giovane Conor Broekhart, studioso di scienza del volo e amico della
principessa Isabella, figlia del re Nicholas Trudeau, con la quale
vive numerose avventure all'interno del palazzo reale del regno delle
Saltee. La sua vita però è destinata a cambiare repentinamente a
causa di un complotto ad opera del generale della Guardia Reale, Hugo
Bonvilain, per ottenere il potere. Ritrovatosi in prigione nella
piccola Saltee, solo e convinto di essere odiato dalle persone che
ama, Conor dovrà combattere contro se stesso e contro i nemici che
tentano di annientarlo definitivamente, per ritrovare la libertà e
salvare le Saltee dalle grinfie dell'ambizioso Bonvilain.
È
una storia semplice, appassionante, adatta sia agli adulti sia ai
ragazzi perché si presenta come una metafora delle spregevoli
cospirazioni che a volte si è costretti a vivere, a scapito delle
persone amate. L'autore, Eoin Colfer, sottolinea quanto sia
importante, malgrado le difficoltà, la solitudine e il senso
d'impotenza provati in situazioni del genere e al limite del
comprensibile, non darsi per vinti, perché nulla è perso per
sempre. Anzi, è proprio in questi momenti che è possibile trovare
dei nuovi amici e scoprire di possedere delle risorse impensate
prima, con i quali stravolgere un destino ormai apparentemente triste
e misero, e riprendersi la vita e la felicità di cui si è stati
privati. Benché non sia facile, c'è sempre un modo per ritrovare la
libertà, anche se, spesso, una volta ottenutala, si ha la tentazione
di dimenticare tutto e tutti, e di dedicarsi egoisticamente a se
stessi. Ma il passato non può essere cancellato definitivamente,
anzi, si ripresenta in forma nuova, per ricordarci chi siamo
veramente e che le persone amate hanno bisogno di noi.
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