- di Stefania Guglielmo
Un'altra dimensione.
Non si capiva se vi fossero urla o
silenzio. Quei momenti sfuggivano ad ogni definizione.
Essere? Non essere? Cos'era e perché?
Non c'era più tempo per queste
domande. Non c'era più tempo ma solo foschia.
Un'altra dimensione.
Priva di linguaggio. Senza più udito,
senza più vista. Solo paura.
Coscienza? Incoscienza? Cos'era e
perché?
Non c'era più tempo per queste
domande. Svanisce il ricordo tra tanta foschia.
Un'altra dimensione.
Priva di peso. Molto pesante. Senza più
corpo, senza più spazio. Solo paura.
Dov'era la massa? Non c'era? E perché?
Non c'era più tempo per queste
domande.Si stava perdendo tra tanta foschia.
D'un tratto una mano, una stretta più
forte di quella alla gola. Un pezzo di vita tra tanta moria.
La stringe e s'aggrappa? La lascia e si
perde?
E adesso è quel tempo per queste
domande.
E adesso è uno scontro. E adesso è
una lotta con l'aria interrotta.
Rivolere la vita.
Rivolere coscienza.
Rivolere la vista.
Rivolere l'udito.
Rivolere la massa e la leggerezza.
Rivolere la forza ed ancora lo spazio.
Poi sentire la stretta che è piena
d'affetto.
Scegliere quella. Vincere. Respirare.
Svegliarsi e vederla.
Ed ora c'è il tempo. Ed ora si è
scelto. Ed ora si è.
Di nuovo la vita.
Non c'è più foschia.
Nessun commento:
Posta un commento