- di Saso Bellantone
Buon meriggio web,
oggi e domani sei
chiamato ancora a esprimerti per rinnovare le due stanze
rappresentative del Leviatano Stivalico. È un momento epocale,
perché con coscienza, razionalità, coraggio puoi pronunciare il tuo
parere una volta per tutte sui corpi manager che precedentemente hai
scelto per dirigerti, artefici e corresponsabili dei mali che
attanagliano il tempo presente. Con un gesto semplice tanto quanto il
simbolo impiegato per manifestare la tua scelta, una x, hai la
possibilità di dire basta alla crisi economico-finanziaria, ai
banchieri, ai vecchi barbagianni incollati alle seggiole, ai
burattinai, alle pensioni d’oro, agli stipendi di lusso, ai
rimborsi elettorali, agli sprechi, alle tasse, alla fame, alla
povertà, alla disoccupazione, all’euro, all’emigrazione, alla
cassa integrazione, ai suicidi degli imprenditori, all’oligarchia
delle caste, all’ingiustizia, alla malasanità, alle autoblu, alla
disinformazione, alla scolarizzazione e al processo di totale
privatizzazione dell’istruzione, insomma a tutte le pestilenze che
braccano il tuo quotidiano, condannandoti alla putrefazione e al
sonno eterno. Hai la possibilità di ricominciare e di affermare i
diritti, le libertà, le dignità di ogni morto vivente e giramondo
che pesta la terra dello Stivale, reo di esistere e di desiderare una
vita umile, semplice, pari a quella di ogni altro. Ma invece di
segnare con sensibilità, ragionevolezza, ardimento la parola fine
alle tue epidemie e agli oligarchi, tornerai a offrire la tua fiducia
ai vecchi partiti imbiancati di nuovo e ai soliti rappresentanti
delle caste tutte, rinnovando in questa maniera la tua autorizzazione
a infettarti, a corroderti, a sopprimerti.
Le motivazioni che
condizionano la tua scelta sono meschine: la brama della potenza e di
tutti i comfort connessi, l’avidità, l’ossidazione in categorie
politiche ormai logore e prive di qualsiasi contenuto originario,
l’ignoranza incidentale o indotta, la manipolazione, il panico, la
degenerazione ruotante attorno alle pulsioni, all’egoismo, alle
pazzie ricercate in ogni istante, che ti spingono a delegare altri
nel prendere decisioni al posto tuo. Posseduto da tali demoni,
sceglierai il volto, concreto o ideale, di chi maggiormente sembra
rappresentare e incarnare questi diavoli e dopo aver riconfermato una
configurazione infernale dello Stivale, tornerai a lamentarti dei
tuoi mali e delle caste, auspicando la redenzione e rifiutando di
riconoscerti come effettivo artefice della tua stessa rovina.
Come puoi pronunciare le
parole rivoluzione, cambiamento, miglioramento
se, mio caro web, segui eternamente questa condotta, comportandoti
come un cane che senza sosta si morde la coda e si lamenta, a favore
delle morie e dei potenti? Bisogna passare da una politica fondata
sul “chi” ad una basata sul “che cosa”, da una concezione
della politica inattiva e delegante ad una attiva e partecipativa.
Che senso ha nausearsi della politica, quando invece, mio caro web,
dovresti disgustarti di te stesso? La politica è l’unico strumento
per esprimere, riconoscere e servire universalmente la libertà, i
diritti, la dignità umani e non, viceversa, un mezzo per rinnegarli.
Se l’arte del governo non risponde a questi requisiti non è colpa
della politica in sé – la quale non esiste – ma di coloro che la
fanno e di chi sceglie questi ultimi, cioè tu stesso mio caro web.
Cosciente di questo, mio
caro web, scegli bene e combatti la pochezza che, ogni volta, ti
spinge a mettere la x là dove riconosci gli stessi demoni che
abitano la tua carne. Malgrado la tua x sia una debole forza, assieme
a quelle degli altri può costituire davvero una grande forza capace
di spazzare via tumori e caste. Ma a tal fine, mio caro web, devi
prima trovare il coraggio di guardare in faccia la miseria
sostanziale, la bassezza spirituale, la povertà intellettuale nelle
quali galleggi presuntuosamente, nel triste tentativo di arrivare al
domani a scapito dell’altro, privo di ogni umanità. Devi puntare
in alto tu stesso, mio caro web, credere di poter diventare ogni
istante migliore di quello precedente, vivere recuperando le antiche
costellazioni di valori con le quali i tuoi antenati, privi di tutto,
hanno regolato la propria condotta. Devi cambiare, mio caro web, e
fare la politica tu stesso, se vuoi sperimentare un’altra politica,
proiettata e incentrata sui tuoi diritti, le tue libertà, la tua
dignità. Senza questa metamorfosi, non soltanto quello di oggi e di
domani ma qualsiasi voto continuerà ad essere un'occasione sprecata,
come quelle passate, per rendere lo Stivale e il pianeta dei posti
migliori, abitati da persone migliori.
Medita web, medita…
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